di Felice De Angelis
Nel
precedente post abbiamo parlato dei primi cinque anni di vita della stazione
sismica del nostro liceo. Vediamo ora come è stata realizzata e quali sono le
sue caratteristiche tecniche.
Il cuore
della stazione è un sismografo modello SS-08 progettato e prodotto dalla SaraElectronic Instruments di Perugia. Si tratta di un velocimetro larga banda a
bilanciamento di forze a tre componenti. La banda passante, che va da 60 secondi
a 30 Hz, permette di registrare terremoti che avvengono in qualsiasi luogo
della Terra.
Dal
sismografo il segnale, tramite un cavo lungo circa 3 m, arriva ad un digitalizzatore
che converte il segnale da analogico a digitale. Questo strumento è il modello
SR047/C3 della Sara Electronic Instruments. Il collegamento con il computer su
cui vengono registrati i dati avviene attraverso una porta seriale collegata
con quella del computer tramite un cavo microfonico a due poli più calza
isolante, lungo 27 m. Questa tipologia di collegamento, suggerita da Mauro
Mariotti, titolare della Sara Electronic Instruments, si è rivelata molto più
affidabile di quella provata all’inizio tramite convertitore ethernet e cavo di
rete.
Il segnale
viene acquisito tramite il programma Seismolog-edu, facente parte della sute
Seismowin, sviluppata dalla Sara Electronic Instruments.
L’analisi
dei sismogrammi avviene con programmi sia semiprofessionali che professionali,
come il WinQuake, il SeisGram2K, il Seismosurvey e il Seimoresp, questi ultimi due
facenti parte della suite Seimowin.
In tempo
reale il programma Seismodrum, sempre della suite Seismowin, genera tre tracce
virtuali secondo le tre componenti del moto, analoghe alle vecchie tracce
scritte da un pennino su tamburi di carta che andavano sostituiti giornalmente.
È quindi possibile visualizzare le registrazioni dei canali Nord-Sud, Est-Ovest
e verticale o canale Z. Questi drum virtuali vengono inviati in tempo reale,
tramite il programma Seismolink, al sito web della stazione sismica, sviluppato
dal collega Tomaso Favale.
Da aprile
2011 la stazione sismica è parte integrante della IESN, la Rete SismicaSperimentale Italiana, diretta da Ancona dall’avvocato Francesco Nucera. Dal 1
gennaio 2012 la IESN è ufficialmente accreditata come Agenzia Sismica presso il
database internazionale dell’ISC, l’International Seismological Centre, con sede
a Thatcham nel Berkshire, Regno Unito. Il codice identificativo assegnato alla rete
IESN è IZ, mentre quello assegnato alla nostra stazione è LTTV.
Veniamo
ora ai dati costruttivi della stazione. Il sensore è posto in un pozzetto in calcestruzzo,
profondo 80 cm, situato nell’angolo nord-ovest del giardino interno del liceo.
L’intera opera è stata progettata e realizzata dallo scrivente e dal collega
Tomaso Favale. Consiste in una struttura in calcestruzzo con al centro un
pozzetto di plastica munito di coperchio, sporgente 15 cm dal piano campagna. Sul
fondo di questo pozzetto è stata fissata, tramite calcestruzzo, una lastra di
marmo, come base per il sismografo. Intorno a questa struttura è stato costruito,
con mattoni per cortina, un ricovero ricoperto da un tettino metallico
amovibile. Prima del posizionamento del sensore le pareti interne
dell’alloggiamento sono state rivestite con uno spesso strato di polistirene,
mentre tra il coperchio di plastica e il tetto metallico è stato posizionato un
doppio strato di lana di roccia. Tutto questo per garantire un elevato isolamento
termico allo strumento.
Contemporaneamente
a ridosso della parete interna del liceo, il più vicino possibile al suddetto
pozzetto, è stato realizzato, sempre con mattoni da cortina, il vano per il
digitalizzatore e il suo alimentatore. Gli strumenti sono chiusi all’interno di
due scatole stagne e l’intero ricovero è a sua volta chiuso con un tettino
fisso e uno sportello, ambedue in lamiera.
Il
collegamento tra i due alloggiamenti avviene attraverso un tubo di plastica
avente un diametro interno di 10 cm, interrato ad una profondità di circa 15
cm. In questo tubo è stata inserita una guaina per fili elettrici
di 8 cm di diametro, dentro cui passa il cavo che unisce il sismografo con
il digitalizzatore.
A quest'ultimo è anche collegata, tramite un cavetto lungo 10 m, un’antenna
GPS. Infatti la sincronizzazione sull’ora di Greenwich del suo orologio interno,
che avviene tramite il segnale emesso dai satelliti GPS, è indispensabile per
il calcolo delle distanze epicentrali.
Infine,
tra qualche mese, per poter svolgere ancor
meglio il suo lavoro, la stazione sismica del Liceo Spallanzani sarà potenziata
con un sismografo a lungo periodo in configurazione Lehman e con un geofono da
4,5 Hz.
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